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Farmaci o integratori in gravidanza?

La gravidanza: che emozione!
Le mamme lo sanno: poche cose al mondo rendono incredule, felici, entusiaste ma anche preoccupate e ansiose quanto l’attesa di un bambino.

Oltre ai progetti per la cameretta, la compilazione della lista nascita e la riorganizzazione del lavoro, un’ulteriore fonte di stress può essere rappresentata dall’uso di farmaci, integratori, rimedi erboristici e naturali per curare noi stesse o il piccolo.

Prendere o non prendere farmaci o integratori durante la gravidanza?
Quando si è in dolce attesa c’è una grande preoccupazione su cosa assumere e cosa non assumere per far crescere bene e non nuocere al bambino, per questo occorre sempre valutare con il medico o il farmacista di fiducia la necessità reale di assumere farmaci o integratori in gravidanza.

Il periodo più delicato è il primo trimestre (le prime 12 settimane) cioè quando si formano gli organi del bambino. Se si è molto cauti nell’uso dei farmaci (la tendenza è quella di non prenderne, fatta eccezione per i salvavita), bisogna fare più attenzione e informazione sugli integratori, prodotti erboristici e rimedi naturali.

Certo, meglio naturale, ma con cognizione!

Lo sapevi che la maggior parte dei farmaci deriva da sostanze naturali trovate nelle piante? Ne consegue che la stessa attenzione verso i farmaci va data anche agli integratori.

integratori in gravidanza
I disturbi più frequenti in gravidanza
Se la gravidanza è sicuramente un periodo felice, quando non addirittura uno “stato di grazia”, non è infrequente soffrire di particolari disturbi tipici.

Questi comprendono la nausea, la stipsi, la ritenzione idrica, il bruciore di stomaco…E visto che si sa che è meglio evitare i farmaci, spesso si cade nel “fai da te”.

Evitare assolutamente il fai da te!

Rivolgiti a personale formato ed esperto per qualsiasi problema: le soluzioni esistono e vanno valutate insieme.

Erbe e sostanze naturali da evitare in gravidanza
Sono particolarmente controindicate le piante che contengono oli essenziali come:

la salvia,
la menta,
il rosmarino,
il prezzemolo,
ma anche quelle che contengono lassativi antrachinonici, molto usate:

la senna,
la cascara,
il rabarbaro,
l’aloe.
Queste piante contengono principi attivi che possono aumentare le contrazioni dell’utero (aumentando il rischio di aborto) o che sono tossici per l’embrione.

Inoltre, da evitare la propoli in quanto può causare allergie specialmente a chi non è abituata ad assumerla.

Altre sostanze ed erbe molto comuni che non possono essere assunte durante la gravidanza, senza un parere medico, sono anche la noce moscata, la china, la ruta, la liquirizia, la centella e la camomilla.

Integratori da assumere durante la gravidanza: cosa è consigliato assumere
Ricorda sempre che nessun integratore può sostituire una sana e bilanciata alimentazione. Questo vale sempre, in situazioni fisiologiche, in presenza di malattie e in stati particolari come gravidanza e allattamento. Tuttavia, negli ultimi anni è molto facile riscontrare carenze nutrizionali a causa della scarsa attenzione dedicata alla dieta e al peggioramento della qualità degli alimenti.

A causa di ciò, i medici e i ginecologi recentemente tendono a raccomandare a tutte le donne incinte di assumere integratori, spesso senza valutare quale sia lo stato alimentare di partenza.

Ma questi integratori multi vitaminici sono davvero utili?
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) in realtà suggerisce di star attente a poche vitamine, soprattutto B9 (acido folico) nel primo trimestre, ferro e B12 (specialmente, ma non solo, per chi segue una dieta vegetale) integrando quando vi è necessità.

Il consiglio della tua farmacista è di curare al massimo l’alimentazione: probabilmente non c’è bisogno di ricorrere a integratori se non in presenza di carenze accertate o in particolari situazioni (ad esempio patologie). Una dieta sana, equilibrata e varia solitamente riesce a fornire a te e al tuo bambino tutto ciò che vi serve, in modo naturale e molto più facilmente assimilabile che da una compressa.

Ma in ogni caso è sempre opportuno ricorrere al consiglio del proprio medico.

 

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